Editoriale di Andrea Ermano - 24.05.2011
Cinque anni fa il Cooperativo, storico locale antifascista e sede dell'ADL, venne sfrattato: "A partire dal 31 dicembre 2006 non esisterà più", dichiarò nell'agosto di quell'anno il vicedirettore di una potentissima amministrazione immobiliare zurighese alla stampa.
La sinistra insorse, ma il colpo sarebbe andato a segno se l'avvocato del Coopi non fosse riuscito a vincere un difficile ricorso.
Quell'avvocato si chiama Anita Thanei, atorevole esponente parlamentare socialista e presidente dell'Associazione Inquilini.
Sabato 14 maggio 2011 una platea un po' distratta di delegati di sezione cantonale del PS svizzero ha decretato (con settantadue voti contrari) che Anita Thanei e solo lei non potrà ripresentarsi al giudizio delle urne nell'autunno prossimo.
Sulla base di procedure improvvisate e bizzarre l'on. Thanei è stata dunque esclusa, cinquantaseienne, "per ragioni d'età" da una lista di 34 candidati per il rinnovo del Consiglio Nazionale; eppure i cinque capolista sono anch'essi dei cinquanta-sessantenni, forse spaventati dalla concorrenza della popolare deputata.
L'on. Thanei gode di buon nome, per integrità morale e alta competenza professionale. In un recente reportage sulle opacità amministrative della FIFA di Sepp Blatter il settimanale Der Spiegel parla di Anita Thanei come di una "autorevole presidente della Commissione giustizia al Consiglio nazionale elvetico", una donna fortemente impegnata nella lotta alla corruzione.
Date per elevate le probabilità di vedere rieletta la prestigiosa esponente socialista grazie a un consenso mai inferiore ai centomila voti, ben oltre i confini del suo partito, appare tanto più incomprensibile un'esclusione che può danneggiare seriamente i socialisti anche per le modalità assurdamente punitive con cui ha avuto luogo: l'esito della votazione segreta è stato comunicato a un'interessata sull'orlo delle lacrime, sotto le telecamere accese, senza preavviso, senza un fiore, senza un "putroppo" e senza nemmeno un ringraziamento pro forma dopo tuta una vita d'impegno politico.
La rozza procedura, priva di riguardo umano, è naturamente diventata la notizia d'apertura dei telegiornali in prima serata e ha scatenato un'ondata d'indignazione che crese e si diffonde in rete, ma anche nei media tradizionali.
Nel loro seguitissimo programma di satira televisiva, il duo Giacobbo-Mueller ironizza sulla presidenza cantonale del PS: "Una volta i socialisti ammazzavano i cavalli di razza dopo il traguardo, adesso li macellano prima ancora che possano correre". Decine e decine di articoli e lettere sono apparsi sui giornali in questi giorni.
L'ex deputata argoviese Agnes Weber ha pubblicato su suo sito una lettera di protesta (vai al link) nella quale respinge tanto i modi quanto l'esito della scelta discriminatoria, chiedendo che sia il popolo, e non una fazione, a decidere se Anita Thanei debba o non debba ritornare in autunno nel Parlamento di Berna.
Centinaia di esponenti della società civile, del mondo politico, della cultura e delle professioni, ma anche lavoratori, sindacalisti, casalinghe, studenti e pensionati, hanno aderito alla protesta.
Anche il Coopi e L'ADL sostengono l'iniziativa di solidarietà con Anita Thanei e invitano tutti a sottoscrivere la lettera di protesta visitando questo sito: